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Reading teatrale sui ragazzi del ’99 nella Grande Guerra

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Indirizzo
Borgo Castello, 13 - Gorizia (GO)

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Gli eventi dedicati al Centenario della Grande Guerra organizzati dal Servizio Musei e Archivi Storici dell’ERPAC proseguono, mercoledì 5 dicembre 2018 ore 17.30, nella cornice del Museo della Grande Guerra di Gorizia (Borgo Castello, 13) con il reading teatrale “Li ciorne che abiammo lasciato una Storia” (I giorni in cui abbiamo scritto la Storia), scritto da Aldo Milea e Saverio Senni e tratto da “Terra matta” di Vincenzo Rabito (a cura di Evelina Santangelo e Luca Ricci, Einaudi 2007).

Lo spettacolo, aperto a tutta la cittadinanza con ingresso libero e gratuito, sarà introdotto dal dott. Lucio Fabi.

Il reading evoca una nota pagina della storia d’Italia, che ha riguardato oltre 260.000 ragazzi del 1899, attraverso il racconto di uno di questi, Vincenzo Rabito, bracciante siciliano autore, sebbene semi-analfabeta, di un’incredibile memoria autobiografica.

La chiamata alle armi, l’addestramento, il fronte e le vicende dell’immediato dopoguerra echeggiano vive della forza del racconto di un protagonista autentico ed ingenuo, acuto e profondo. Vincenzo Rabito restituisce una testimonianza della Grande Guerra viva, forte e senza reticenze, da un punto d’osservazione umile e popolare, come quello vissuto da tanti “Ragazzi del ‘99”, sottratti da un giorno all’altro alle loro famiglie per difendere un’Italia profondamente ferita dalla vicenda di Caporetto.

Il reading è tratto dai primi sei capitoli del libro, considerati tra i più efficaci e straordinari dell’intera memoria autobiografica, quelli inerenti la partecipazione dell’autore alla Grande Guerra, dalla chiamata improvvisa nel febbraio del 1917 al congedo del 1922, per concludersi nel 1969 quando torna sui luoghi di guerra e viene proprio a Gorizia che confronta, in modo commovente, con la città che aveva visto cinquant’anni prima.

Il reading è strutturato come uno spettacolo teatrale sviluppandosi in un unico atto nella forma di un dialogo immaginario tra il narratore, interpretato da Saverio Senni, docente all’Università della Tuscia e Vincenzo Rabito, interpretato da Aldo Milea, attore.

Lo spettacolo si fregia del logo del Centenario della Grande Guerra predisposto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri nell’ambito delle celebrazioni del Centenario 1914-18.

L’evento è organizzato da ERPAC – Ente Regionale per il Patrimonio Culturale della Regione Friuli Venezia Giulia. Servizio Musei e Archivi Storici

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