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Conferenza “Il Giappone: l’ascesa d’una grande potenza asiatica tra Orientalismo e Occidentalismo”
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Borgo Castello, 13 - Gorizia (GO)
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La serie degli eventi collaterali alla mostra “Occidentalismo. Modernità e arte occidentale nei kimono della Collezione Manavello 1900-1950” in corso presso il Museo della Moda e delle Arti Applicate di Gorizia, previsti dal Servizio Musei e Archivi Storici di ERPAC prosegue con la conferenza “Il Giappone: l’ascesa d’una grande potenza asiatica tra Orientalismo e Occidentalismo” a cura del prof. Fulvio Salimbeni che avrà luogo martedì 22 gennaio 2019 ore 17.30 presso la Sala Conferenze di Borgo Castello, 13 a Gorizia.
Il Giappone, dal 1633 sotto il regime Tokugava autoisolatosi dal resto del mondo, chiudendosi anche ai rapporti con la cultura e la religione europea (si veda il film "Silence"), sarà costretto ad aprirsi all'Occidente dalla squadra navale americana del commodoro Perry (1853), entrando a forza nella modernità. Nel 1868 ebbe inizio l'era Meiji, che portò alla liquidazione dei vecchi poteri feudali e all'instaurazione d'un forte governo centrale, con cui prese avvio la modernizzazione statale.
I giovani dal Giappone partirono alla volta dell'Europa e degli USA per imparare la scienza e le tecniche occidentali, trasformando in pochi decenni lo Stato in una grande potenza, capace prima di sconfiggere il declinante Impero cinese, impadronendosi dell'isola di Taiwan, poi perfino quello zarista nella guerra del 1904-05, e nel 1910 annettendo la Corea e rivelandosi ormai come una grande potenza internazionale. Nella Prima guerra mondiale, il Giappone alleato dell'Inghilterra s'impadronirà delle colonie tedesche nel Pacifico, consolidando il proprio ruolo egemonico continentale, finché negli anni Trenta, approfittando della caotica situazione della Cina, in preda a una guerra civile, la aggredirà, conquistandone ampi territori.
Il 7 dicembre 1941, attaccando la base navale USA di Pearl Harbor, il Giappone entrò nel Secondo conflitto mondiale a fianco di Germania e Italia, uscendone annientato dopo un'iniziale fase di successi, e capitolando in seguito agli attacchi atomici americani su Hiroshima e Nagasaki.
Dopo il 1945 ebbe inizio la stagione del grande sviluppo economico e industriale, che nel giro d'un paio di decenni ha reso il Giappone attuale una delle sette maggiori potenze mondiali.
Per informazioni:
Tel: +39 348 1304726
@: didatticamusei.erpac@regione.fvg.it
FULVIO SALIMBENI, già Docente di Storia contemporanea dell'Università degli Studi di Udine, presiede il Comitato di Trieste e Gorizia dell'Istituto per la storia del Risorgimento italiano e quello di Trieste della Società "Dante Alighieri", è componente del consiglio direttivo dell'Accademia Europeistica del Friuli Venezia Giulia e del direttivo nazionale dell'Associazione Mazziniana Italiana, e presidente dell'Istituto per gli Incontri culturali mitteleuropei di Gorizia. Studioso di didattica e di metodologia della storia, di storia della storiografia, della civiltà del Risorgimento e in particolare dell'Adriatico orientale nell'età moderna e contemporanea. Autore di più di cento lavori tra monografie, contributi in atti di convegni, saggi in riviste.
L’evento è organizzato da ERPAC – Ente Regionale per il Patrimonio Culturale della Regione Friuli Venezia Giulia. Servizio Musei e Archivi Storici
Il Giappone, dal 1633 sotto il regime Tokugava autoisolatosi dal resto del mondo, chiudendosi anche ai rapporti con la cultura e la religione europea (si veda il film "Silence"), sarà costretto ad aprirsi all'Occidente dalla squadra navale americana del commodoro Perry (1853), entrando a forza nella modernità. Nel 1868 ebbe inizio l'era Meiji, che portò alla liquidazione dei vecchi poteri feudali e all'instaurazione d'un forte governo centrale, con cui prese avvio la modernizzazione statale.
I giovani dal Giappone partirono alla volta dell'Europa e degli USA per imparare la scienza e le tecniche occidentali, trasformando in pochi decenni lo Stato in una grande potenza, capace prima di sconfiggere il declinante Impero cinese, impadronendosi dell'isola di Taiwan, poi perfino quello zarista nella guerra del 1904-05, e nel 1910 annettendo la Corea e rivelandosi ormai come una grande potenza internazionale. Nella Prima guerra mondiale, il Giappone alleato dell'Inghilterra s'impadronirà delle colonie tedesche nel Pacifico, consolidando il proprio ruolo egemonico continentale, finché negli anni Trenta, approfittando della caotica situazione della Cina, in preda a una guerra civile, la aggredirà, conquistandone ampi territori.
Il 7 dicembre 1941, attaccando la base navale USA di Pearl Harbor, il Giappone entrò nel Secondo conflitto mondiale a fianco di Germania e Italia, uscendone annientato dopo un'iniziale fase di successi, e capitolando in seguito agli attacchi atomici americani su Hiroshima e Nagasaki.
Dopo il 1945 ebbe inizio la stagione del grande sviluppo economico e industriale, che nel giro d'un paio di decenni ha reso il Giappone attuale una delle sette maggiori potenze mondiali.
Per informazioni:
Tel: +39 348 1304726
@: didatticamusei.erpac@regione.fvg.it
FULVIO SALIMBENI, già Docente di Storia contemporanea dell'Università degli Studi di Udine, presiede il Comitato di Trieste e Gorizia dell'Istituto per la storia del Risorgimento italiano e quello di Trieste della Società "Dante Alighieri", è componente del consiglio direttivo dell'Accademia Europeistica del Friuli Venezia Giulia e del direttivo nazionale dell'Associazione Mazziniana Italiana, e presidente dell'Istituto per gli Incontri culturali mitteleuropei di Gorizia. Studioso di didattica e di metodologia della storia, di storia della storiografia, della civiltà del Risorgimento e in particolare dell'Adriatico orientale nell'età moderna e contemporanea. Autore di più di cento lavori tra monografie, contributi in atti di convegni, saggi in riviste.
L’evento è organizzato da ERPAC – Ente Regionale per il Patrimonio Culturale della Regione Friuli Venezia Giulia. Servizio Musei e Archivi Storici